


La VW Golf 7 R 2.0 TSI DSG è stata preparata da BRS Motorsport e Cambiocorsa Performance, ha una potenza di 367 CV e 472 Nm di coppia e con upgrade motore, assetto e velocità cambio sembra una vera hot hatch.
Motore – L’ultima modifica del 2.0 TSI è stata quella che si è resa necessaria dopo una fumata blu dallo scarico. Il problema? Niente rotture… ma i vapori dell’olio finivano nei condotti d’aspirazione. La soluzione è stata l’installazione di un “catch tank” per il recupero degli stessi e per il mantenimento della pulizia del propulsore.
Cambio e assetto – Il cambio doppia frizione DSG a sei rapporti è stato rivisto per aumentarne le decisione e la velocità d’ingaggio, un risultato ottenuto agendo semplicemente sull’elettronica. L’assetto ha visto l’impiego delle barre antirollio H&R e la sostituzione delle molle ribassate.
Freni e scarico – Anche qui la parola d’ordine è stata “nessun stravolgimento”. Via libera, dunque, ai dischi baffati da 350 e 310 mm con pastiglie Ferodo, ma con pinze stock. E poi la vera “chicca”: lo stupendo sound dello scarico IPE con catalizzatore a 200 celle e terminali tondi da 100 mm.
Scheda tuning VW Golf 7 R 2.0 TSI DSG
Ricalibrazione ECU Revo Stg 2 € 914
Ricalibrazione centralina DSG Revo Stg € 2 608
Intercooler Airtec € 720
Kit 4 manicotti TBF Performance € 199
Kit aspirazione VW Racing R600 € 430
Inlet turbo VW Racing € 159
Tubo siliconico aspirazione VW Racing € 134
Serbatoio recupero vapori olio VW Racing € 579
Remote washer refill kit VW Racing € 55
Kit candele NGK € 80
Olio Motul V300 5w40 € 23
Kit barre H&R € 402
Kit molle € 268
Dischi anteriori 9218 Tarox F2000 € 432
Posteriori 0275 Tarox F2000 € 364
Pastiglie Ferodo FCP 4425h ds2500 ant. € 220
Pastiglie Ferodo FCP 4697h ds2500 post. € 189
Kit tubi freno Tarox € 181
Scarico IPE € 3.894
Cerchio Revo RV019 wheelset 8,5Jx19” ET45 € 1.586
Costo totale intervento tuning 11.530 Euro
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Per il segmento della auto compatte sportive nasce OZ Racing propone Veloce GT, la nuova ruota in lega della famiglia Sport. Il design e lo stile richiamano le supercar più blasonate di ieri e di oggi. Questi fattori, più che riconoscibili dagli appassionati, sono stati studiati appositamente per la personalizzazione delle compatte sportive come Mercedes Classe A45 AMG, Volkswagen Golf R, BMW Serie 1 fino alla M1 e molte altre.
Il design è a 9 razze che si allungano fino ad arrivare al lip esterno, con un effetto ottico ancora più grintoso; il side-cut laterale contribuisce a snellirle, creando una sensazione di leggerezza sia visiva che reale. La finitura Gloss Black Diamond lip e Silver Lettering segue l’attuale trend del nero lucido ed è stata studiata per enfatizzare le forme, rendendole ancora più aggressive. Il bordo diamantato illumina e definisce la struttura, differenziandola nettamente dal pneumatico. Veloce GT è disponibile nelle applicazioni 7,5Jx17” e 8Jx18”. Come tutte le ruote OZ Racing, anche Veloce GT è omologata TÜV e NAD.
Info: OZ Racing www. ozracing.com
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Questa VW Golf 400R, elaborata da Oettinger e con le insegne della Polizia Tedesca, è il risultato di un positivo accordo tra le Istituzioni e il settore del Car-Tuning. Infatti se qualcuno si chiede ancora perché la Germania è considerata la patria del Car-Tuning, la risposta è semplice: in terra tedesca elaborare un’auto è lecito, purché le modifiche effettuate siano ufficialmente omologate dal TÜV (in italiano Associazione di Controllo Tecnico) col benestare del Ministero dei Trasporti germanico. Naturamente per ottenere l’omologazione alla libera circolazione stradale esse non devono precludere in alcun modo la sicurezza del veicolo, dei suoi occupanti e degli altri utenti della strada.
Carrozzeria e interni – L’auto da cui deriva la VW Golf di queste pagine è la versione R, la più potente della gamma con i suoi 310 CV, che il tuner ha provveduto a potenziare fino a ben 400 CV e dotare di una serie di modifiche estetiche per assecondare al meglio le aumentate prestazioni.
Meccanica – Per innalzare la potenza da 310 a 400 CV e aumentare la coppia da 400 a 510 Nm, il tuner è intervenuto sul 2 litri 4 cilindri sovralimentato della Golf R in vari ambiti ad iniziare dalla completa rivisitazione del turbogruppo.
I numeri della VW Golf 400R Polizei by Oettinger
2017 – Anno di presentazione
400 – CV potenza max (294 kW)
510 – Nm coppia max (52 kgm)
290 – Km/h velocità max
3,6 – Secondi 0-100 km/h
Scheda tecnica e tuning VW Golf 400R by Oettinger
Stesse caratteristiche della VW Golf 2.0 TSI R DSG 4Motion 5p. BMT tranne:
Motore: centralina aggiuntiva plug-in by Oettinger, turbocompressore modificato e ottimizzato, filtro aspirazione aria sportivo, equilibratura/bilanciamento parti mobili, impianto di scarico inox ad alto rendimento con 4 terminali da 90 mm. Potenza max 400 CV (294 kW), coppia max 510 Nm (52 kgm)
Ruote: Oettinger OET03 Black Bluline (by Borbet) in lega di alluminio 8,5Jx20”, pneumatici Hankook Ventus S1 evo2 235/30 ZR20
Corpo vettura: Kit aerodinamico by Oettinger, lightbar lampeggiante by Hella, wrapping livrea Polizia tedesca by Foliatec
Sospensioni: assetto sportivo ribassato (-20 mm)
Freni: dischi ant. autoventilanti/forati (370×32 mm), pinze a 4 pistoni, pastiglie freni ad alte prestazioni, tubi freni in treccia metallica
Dimensioni e pesi: N.D
Prestazioni (dichiarate): velocità max 290 km/h, accelerazione 0-100 km/h 3,6 s, rapp. peso/potenza N.D.
Prezzo: dono di TUNE IT! SAFE! alla Polizia tedesca
Info: Dealer Oettinger per l’Italia Rabanser Tuning www.rabanser-tuning.it
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Per scaricare a terra i cavalli dell’auto c’è un componente meccanico importante e fondamentale, il differenziale autobloccante l’unica soluzione in grado di garantire la giusta trazione. Scopriamo come funziona e le varie tipologie dal TorSen al Ferguson, dal differenziale a lamelle a quello a controllo elettronico.
Se hai una vettura con tanti cavalli sicuramente sarai interessato a sapere come scaricarli tutti a terra. Come abbiamo già anticipato per fare questo c’è un componente fondamentale che si chiama autobloccante.
Se sei arrivato a questo punto sicuramente sarai interessato a sapere come funziona il differenziale autobloccante. Consulta anche il FORUM di ELABORARE nella discussione sull’autobloccante.
Il differenziale permette alle due ruote motrici di girare ad una velocità diversa tra loro. La quasi totalità delle automobili circolanti è dotata di un differenziale aperto. In sostanza questo dispositivo, tramite una serie di ingranaggi, invia lo stesso valore di coppia alle ruote motrici indipendentemente dal loro regime di rotazione che può essere diverso, come in curva, tra ruota interna ed esterna. Esso è genericamente costituito da una gabbia portasatelliti cui sono vincolati due assi. Su questi ultimi sono installati due satelliti, in presa con due planetari (ingranaggi conici) solidali con i semialberi.
Se la quasi totalità delle automobili circolanti è dotata di un differenziale autobloccante aperto, il differenziale autobloccante a lamelle è il componente meccanico più adatto all’utilizzo racing e nei track day, in quanto è estremamente versatile come taratura personalizzabile in tiro e rilascio; inoltre è compatto e consente trasferimenti di coppia molto elevati, oltre ad essere estremamente reattivo e rapido nella sua azione.
L’effetto bloccante, generato dalle lamelle presenti nel corpo differenziale, è basato sulla differenza di rotazione tra le due ruote dello stesso asse (speed sensing): una parte di queste lamelle è solidale con il corpo del differenziale stesso, mentre le altre sono solidali con i planetari e, di conseguenza, con i semiassi. L’effetto bloccante inoltre è proporzionale alle condizioni di carico: queste ultime aumentano col crescere della differenza di coppia motrice tra le due ruote. In poche parole e riassumendo il concetto, questo è come funziona il differenziale autobloccante a lamelle.
Abbiamo visto che il differenziale autobloccante è l’unica soluzione in grado di garantire la giusta trazione, ma oltre al differenziale autobloccante a lamelle esiste un altro dispositivo assai efficace perscaricare a terra i cavalli dell’auto. Si tratta del differenziale TorSen (Torque Sensing, ovvero “sensibile alla coppia”) che funziona attraverso una serie di ingranaggi ed è privo di lamelle o frizioni. In sostanza, con trazione ottimale, funziona come un differenziale aperto. Quando una ruota inizia a pattinare, il dispositivo del differenziale autobloccante TorSen trasferisce la coppia a quella con maggiore trazione.
Per scaricare a terra i cavalli dell’auto e garantire la giusta trazione alle ruote c’è un altro componente meccanico il differenziale a giunto viscoso Ferguson (viscous coupling) che permette di collegare due alberi, lasciandoli liberi di avere piccoli slittamenti relativi affinché possano ruotare a velocità leggermente differenti tra loro. Il giunto viscoso è costituito da un involucro pieno di uno speciale liquido siliconico che diventa gelatinoso e sempre più denso all’aumentare della sua temperatura.
Questa viscosità limita, fino a impedire del tutto, lo slittamento reciproco fra una serie di dischi metallici tra loro vicini e collegati alternativamente all’albero d’entrata e a quello d’uscita. Al salire della temperatura, i dischi diventano pressoché solidali e si crea l’effetto di bloccaggio. Il giunto Ferguson può essere posizionato facilmente fuori dalla scatola del cambio.
Dopo avere esaminato i vari tipi di differenziale autobloccante per garantire la giusta trazione dell’auto, è bene conoscere l’ultima frontiera degli autobloccanti che è quella dei differenziali a controllo elettronico, come quello impiegato da Volkswagen sulla Golf GTI Clubsport o sull’ultima Ford Focus RS 4×4. I pacchi frizione all’interno dei differenziali sono azionati tramite attuatori elettroidraulici estremamente veloci e reattivi. La possibilità di un controllo elettronico consente di raggiungere elevate percentuali di bloccaggio senza i classici risvolti negativi del differenziale meccanico a lamelle. Il limite di questi dispositivi può derivare da un eccessivo calore sviluppato nell’uso prolungato, che può indurre l’elettronica di gestione ad escluderne il funzionamento.
In questo spazio abbiamo cercato di semplificare il concetto dell’autobloccante, spiegandone funzionamenti e tipologie. Per conoscere a fondo come funziona un differenziale autobloccante ti consigliamo di leggere la rivista ELABORARE che sul numero 240 ha un articolo completo con tutti i dettagli su tipologie e funzionamento del differenziale autobloccante in edicola a luglio ed agosto 2018.
Ma è possibile anche acquistarlo dallo shop on line
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Come scegliere l’assetto migliore su Golf GTI? Il test con ammortizzatori Koni Sport ha riscontrato, sia in modo strumentale che su strada, un notevole miglioramento prestazionale!
In Italia siamo sempre alla disperata ricerca di cavalli da infilare sotto al cofano, trascurando completamente il comparto sospensioni e ancor più l’impianto frenante. Questo è un errore madornale perché possiamo avere tutta la potenza che vogliamo, ma se non viene scaricata a terra e gestita come si deve, non potremmo disputare nemmeno una gara di accelerazione sul dritto, per non parlare della paga che prenderemmo nei Time Attack o anche in un semplice track day. Il test con ammortizzatori Koni è la prova che ci voleva!
Per il test con ammortizzatori Koni abbiamo scelto una delle auto più vendute in Europa, la VW Golf VI del 2010; ovviamente non poteva che essere una GTI equipaggiata con il nobile 2.0 TSI da 211 CV. Per ridurre al minimo le variabili in gioco abbiamo scelto di sostituire solo gli ammortizzatori, lasciando gli elementi elastici di serie, optando per un kit completo “Koni Sport”, Marchio distribuito dalla Motorquality e montato dalle sapienti mani dell’Officina “Simoncini” di Pomezia (RM).
Sostanzialmente i “Koni Sport” non sono per l’utente che cerca le prestazioni estreme in pista, ma per la fetta di clienti che predilige un utilizzo stradale della vettura, solo con un pizzico di sportività in più e quindi devono essere un mix ottimale tra performance e comfort. Questi ammortizzatori, progettati per auto che hanno già di serie un’impostazione sportiva, permettono di effettuare uno step in termini prestazionali, garantendo un upgrade sia a livello di controllo sia di stabilità; inoltre, aspetto che non va sottovalutato, assicurano un netto miglioramento della frenata.
Finita l’operazione è arrivato il momento del test auto. Il sostegno garantito alla VW Golf GTI è decisamente più massiccio e la tenuta di strada ne ha beneficiato in modo evidente. È chiaramente più dura nella risposta in presenza di buche profonde, mentre la sospensione riesce a copiare meglio le irregolarità dell’asfalto, garantendo quindi una buona impronta della gomma a terra. Sebbene sia stato scelto un settaggio non eccessivamente rigido fra quelli disponibili, i Koni Sport necessitano di un tempo più lungo per stabilizzarsi dopo una profonda sconnessione dell’asfalto.
L’articolo completo con tutti i dettagli sul test degli ammortizzatori Koni Sport è su Elaborare 242.
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Questa VW Golf R elaborata tira fuori la vera anima della R: è più dinamica, più agile, più potente, ma senza esagerare. Preparata dal tuner BRS Motorsport vanta ora 399 CV e una coppia di 552 Nm. Questa poi non è solo la storia di una VW Golf R modificata, ma anche di un uomo giovane e della sua passione per la guida. resa più divertente e cattiva di quella standard, grazie ad un intervento di tuning mirato che ha comunque cambiato non di poco l’handling e il conseguente godimento di guida della “R”.
L’upgrade della VW Golf R elaborata parte da una voglia di qualcosa in più anche in termini di coppia e cavalli. La soluzione adottata con la BRS Motorsport è stata quella di installare un kit Revo Stage 2 e di modificare l’aspirazione sempre Revo. Tutto questo ha spostato l’ago del 2 litri TSI dai 310 CV stock ai quasi 400 CV attuali, con 551 Nm di coppia, contro i 400 Nm di base.
Qualche ritocco sulla VW Golf R modificata è stato effettuato anche all’impianto frenante a sei pistoncini con disco flottante da 380 mm, mentre l’assetto sfrutta barre antirollio maggiorate e nuove molle H&R. Anche scarico ed esterni sono stati elaborati, con un impianto di scarico a centrale libero, senza catalizzatore e con un terminale silenziato dal diametro di 76 mm.
Sulla VW Golf R un tocco di tuning è stato dato anche all’estetica, con wrapping nero lucido per il tetto e oscuramento dei fari e dello stesso lunotto. I cerchi originali hanno lasciato il posto ai Revo da 19” bronze che, dobbiamo ammetterlo, rendono la Golf R molto più accattivante rispetto a quelli di serie un po’ smorti.
Scheda tuning VW Golf R by BRS Motorsport
Upgrade software motore Revo Stage2 Perf B 100 Ron 915€
Kit aspirazione Revo Carbon Series completo 1.050€
Kit cerchi Revo RV019 Matte Bronze 1.585€
Impianto frenante 6 pot Revo-Alcon 380 mm flottante 3.150€
Upgrade software DSG TVS Engineering Stage2+ 850€
Intercooler Airtec MQB Black Core 720€
Kit tubi siliconici intercooler TBF Performance 190€
Kit barre antirollio H&R 490€
Kit molle H&R 315€
Blow off DV+ 210€
Paddle color titanio Racing Line Performance
Kit candele NGK Iridium 79€
Kit puleggia servizi alleggerita BRS Motorsport 195€
Coppa olio maggiorata Wortec 475€
Olio Motul 300v 5W40 140€
Impianto di scarico completo composto da: downpipe 90 mm scatalizzato / centrale libero 76 mm / terminale silenziato 76 mm con 4 finali 100 neri in locazione standard BRS Motorsport 2.900€
Wrapping del tetto in nero lucido, oscuramento fari e vetri completo a cura di The Garage Milano 850€
Costo totale intervento tuning 14.100 Euro
Cerca la VW Golf usata su newsauto.it
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La Volkswagen Golf GTE elaborata 246 CV con preparazione del tuner romano Abbasciano è un’auto ibrida con un buon handling, anche se i 16 quintali di peso si fanno sentire.
La Volkswagen Golf GTE elaborata da Abbasciano è una ibrida che abbina un propulsore 1.400 4 cilindri TFSI da 150 CV ad un motore elettrico da 102 CV, secondo la filosofia plug-in. In sostanza, l’unità elettrica è alimentata da una batteria agli ioni di litio che si ricarica in parte durante le decelerazioni e le frenate, ma principalmente collegandosi a una presa di corrente (servono circa tre ore a 220 V per fare il pieno alle batterie, ottenendo un’autonomia dichiarata di 50 km nella marcia solo elettrica).
La preparazione della Volkswagen Golf GTE modificata da Abbasciano ha riguardato soprattutto la centralina elettronica dell’endotermico, sulla quale si è lavorato per incrementare la pressione di sovralimentazione e adeguare i tempi di iniezione/anticipo di accensione, oltre all’innalzamento dei limitatori di coppia. Considerando che l’unità elettrica funziona in simbiosi con la termica, in questo primo stage si è cercato di non esagerare, utilizzando la vettura come banco di prova per futuri sviluppi.
Scheda tuning VW Golf GTE by Abbasciano
Terminale di scarico artigianale 500 Euro
Riprogrammazione centralina elettronica Stage 1 plus 500 Euro
Filtro aria sportivo a pannello BMC 70 Euro
Molle ribassate Eibach -30 mm 300 Euro
Cerchi in lega Alcar 8Jx18” 750 Euro
Montaggio pneumatici, regolazione angoli ruote 400 Euro
Manometro pressione turbo con adattatore cruscotto 85 Euro
Costo totale intervento tuning 2.605 Euro
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La Volkswagen Golf VII GTI Clubsport elaborata con preparazione del tuner Abbasciano vanta ben 508 CV! I fratelli Abbasciano hanno realizzato questa Volkswagen Golf VII GTI Clubsport preparata dotandola di: un turbocompressore LM 500, impianto di scarico completo e pompa alta pressione Milltek, pompa bassa pressione Stage 3 CTS, aspirazione completa Revo, valvola blow off GFB, muffler delete Revo e intercooler Wagner.
Il software di gestione della Volkswagen Golf VII GTI Clubsport è della Revo. In questa configurazione il 4 cilindri TSI eroga una potenza massima di 508 CV e 59 kgm di coppia massima, il che garantisce prestazioni assolutamente esaltanti!
Fratelli Abbasciano – Tel. 06/78344624
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